Giovan Angelo, della famiglia Medici milanese, per nulla attinente alla fiorentina, era fratello di Gian Giacomo, capitano di ventura noto col nome di Medeghino, che fattosi largo colla spada, come avviene in tempi sciagurati, aveva conseguito il titolo di marchese di Marignano. Il fratello prelato, valente giureconsulto, ottenne varj benefizj anche di semplice titolo, e nel conclave del 1559 prevalse agli altri, e prese il nome di Pio IV. Al vedere i ragguagli differentissimi degli ambasciadori e residenti si capisce in quanto lieve conto abbiano a tenersi tali documenti211. Per alcuni egli è pigro, ignaro degli affari; per altri attivissimo, spicciativo, che vuol far da sè; uno lo dice sobrio e avaro; altri che prodiga in fabbriche; chi l'accusa di lasciar fare tutto dal cardinale Borromeo, uomo freddo, mal pratico delle cose del mondo e senza risoluzione; un altro soggiungerà che assolve da qualunque peccato, purchè si paghi; il cardinale d'Augusta asseriva avergli detto in conclave di non essere lontano dall'assentire il matrimonio de' preti e la comunione sotto le due specie.
Nel fatto egli credeva che l'autorità de' principi fosse allora necessaria per sostenere quella dei papi, onde la sua politica fu più universale che nazionale. Benchè aderente all'Austria come milanese, non pigliò parte alla guerra; procurò a Roma anni quieti e provveduti; agli ambasciatori dava udienza in Belvedere senza cerimonie; cavalcando ascoltava chi gli parlasse; leggeva gli storici e poeti moderni.
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