Il fine de' sacramenti, a detta dei Protestanti, è di assicurare i fedeli che la colpa fu rimessa, consolarli, e liberarli dal timor della legge: come la circoncisione, sono mere testimonianze dei divini decreti sull'uomo; il battesimo e la cena recano frutto sol in quanto chi li riceve ha fiducia nel perdono de' peccati. Il matrimonio non serve a ciò, nè l'ordine: il battesimo non dovrà riceversi che da chi è capace di comprenderlo: la confermazione non è che una replica del battesimo: all'estrema unzione surrogavasi la cena, per confortare l'uomo, sgomentato dal silenzio eterno di quell'infinito sconosciuto ove sta per cadere. Più repudiavasi la confessione: può essa farsi per domandar consiglio o per sollievo della coscienza, ma l'assoluzione non può venire dal prete, sibbene da Dio. Nella cena dapprincipio ammisero che il corpo e sangue di Gesù Cristo fosse distribuito sotto le specie di pane e vino; ma Carlostadio impugnò la presenza reale, poi con maestria Zuinglio ed Ecolampadio. Anzi Zuinglio voleva i sacramenti mere cerimonie, e non possedere vera fede chi ha bisogno delle loro consolazioni.
Secondo i Cattolici, pei sacramenti comincia la vera giustizia, o perduta si recupera, essendo segni sensibili, istituiti da Dio, con virtù non solo di significare ma di produrre la santità e la giustizia. I simboli dell'antica alleanza non conferivano la virtù giustificante, per cui si congiungesse l'uomo a Dio: bensì lo fanno i sacramenti234; opera operata da Dio, sebbene non escluda l'attività umana, richiedendosi la disposizione a riceverla.
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