Ancora povero di melodia, possedea però perfettamente il puro sentimento dell'armonia e della tonalità, e s'altri lo superarono in arte, nessuno certo nella potenza, nel profondo e semplice accento, nella mistica tenerezza con cui rivelò i dolori della madre di Dio, le ambasce del figliuol dell'Uomo, e ci elevò a pregustare le sinfonie, di cui gli angeli circondano il padiglione dell'Eterno.
Le lotte coi Protestanti aveano dato incremento alla scienza cattolica, e le opere posteriori al Concilio di Trento furono assai più precise nella conoscenza del cristianesimo giacchè i dogmi v'erano stati dibattuti e chiarìti con tanta profondità e precisione.
Non appare che nel medioevo si formassero catechismi, ove, ad uso dei non teologi, si esponessero i punti essenziali della dottrina. Il Concilio di Trento ne ordinò uno, affidandolo a san Carlo, che assunse a compilarlo il vescovo Foscarari, Muzio Calino bresciano, vescovo di Zara poi di Terni, Leonardo Marino genovese, arcivescovo di Lanciano, tutti domenicani. Interrotta, l'opera fu ripigliata da esso Calino, Pietro Galesino milanese, che trattò del decalogo, e Giulio Poggiani pur milanese di Suna, che espose l'orazione dominicale, e ripulì e unificò la dicitura di tutti (non già Paolo Manuzio, come suol dirsi), mentre la parte dottrinale era riveduta da una Congregazione preseduta dal cardinale Sirleto. Quest'è il Catechismo Romano, ammirato per eleganza e lucido metodo, e che dimostra come la profonda e solida erudizione sacra non abbia bisogno d'avvilupparsi in argomentazioni e formole da scuola, e ben si accordi colla esposizione chiara e precisa e colla sublime semplicità del pensiero.
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