Fu pubblicato in italiano e in latino, poi diviso per capitoli, infine a domande e risposte nell'edizione d'Andrea Fabrizio, unendovi una tavola della lezione del Vangelo di ciascuna domenica, con una tessera di predica, e coi richiami al catechismo stesso per isvolgerla; inoltre i doveri del parroco sovra i diversi punti della dottrina, in modo che servisse come corso di teologia, di sermoni, di meditazioni pei parroci.
In quell'opera si danno per risoluti alcuni punti, che il sinodo avea lasciato indecisi, o di cui avea solo condannato i contrarj. Perciò i Gesuiti che, massimamente nel fatto della Grazia, dissentivano dai Domenicani, non l'aggradirono, e ne pubblicarono altri, fra cui la Summa doctrinæ christianæ del Canisio259, e il Bellarmino.
Il catechismo è il libro de' sapienti e degli ignoranti, dove trovasi la soluzione di tutte le grandi quistioni morali e sociali; donde venga l'uomo e la specie umana, dove vada, come ci vada: perchè l'uomo è in terra; dove va quando n'esce; come originarono il mondo, la specie e le varie stirpi umane; che relazioni ha l'uomo con Dio, co' suoi simili, colle altre creature: quali doveri nella società, coi superiori, collo Stato, colle genti. Il catechismo dà a tutto una risposta precisa; aggiungiamo risposta la più umana, la più generosa260. E questo è il libro della prima infanzia, è il libro unico d'un'infinità di famiglie ne' paesi più colti del mondo; benchè sia stato di tutti i libri il più combattuto. Ed a ragione, poichè infonde sin nelle tenere menti l'objezione decisiva a tutti gli errori religiosi, morali, sociali261.
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