Tale corredo i pontefici s'eran messo attorno, invece dei poeti e dei soldati d'un secolo prima.
Tipo del riformatore cattolico, l'arcivescovo Carlo Borromeo sei volte convocò il clero milanese in sinodi diocesani, de' quali stampò gli Atti; vera carta costituzionale, ove l'universalità della Chiesa è applicata al governo di ciascuna diocesi; corpo di disciplina, ammirato tuttora anche fuori, e dall'assemblea del clero francese fatto ristampare e diffondere a sue spese nel 1657.
Moltissimo carico egli si fa della dignità e del contegno de' preti e del vescovo nel vestire, nel conversare, nell'abitare, nella tavola. I suffraganei suoi si facessero mandare una volta l'anno una predica da ciascun parroco, e se nol vedessero migliorare, vi spedissero un predicatore. I morti si seppelliscano in campagna, cinta di muro; si tenga cura delle biblioteche. Vuol ponderazione nel riconoscere le antiche reliquie e nell'accettarne di nuove o nuovi miracoli; pose ritegni ai troppi che andavano in pellegrinaggio o per devozione, o per penitenza: bonissime norme ai predicatori tanto per le materie e la forma de' discorsi, quanto pel modo di porgere; e al suo clero ripeteva quel della Scrittura, Maledictus homo qui facit opus Dei negligenter: volevalo oculato su' costumi de' fedeli, sino a tener in ogni parrocchia un registro della condotta di ciascuno. Anzi rintegrò le prische penitenze pubbliche, nel suo rituale raccogliendo quelle comminate in antico a varj peccati278. E fra le penitenze enumera il vietare le vesti di seta e d'oro, i conviti e le caccie; il far limosine, o mettersi pellegrini o servi in ospedali, o visitare carcerati, o chiudersi alcun tempo in monasteri, o pregare in Chiesa a braccia tese, o tenervisi bocconi, o flagellarsi, o cingersi il cilizio.
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