Fuor della Chiesa non v'è salute. - Questa massima eccita scandalo ad alcuni, collera ad altri, preoccupazione a tutti. Ma quanto è certa nel principio, altrettanto è misteriosa nell'applicazione. In fatti, chi è fuor della Chiesa, e in conseguenza escluso dalla salute? Qual uomo vanterassi capace di scandagliare questo, ch'è il più gran secreto dell'ordine soprannaturale? Sappiamo che Giuda è dannato: ma Lutero? ma Voltaire305? Secondo i Padri, Dio non giudicherà a norma del Vangelo quei che il Vangelo non conobbero. Qualcuno può appartenere all'anima della Chiesa senza esser parte del suo corpo, e viceversa, nè v'è chi possa distinguerli: standoci innanzi tre misteri; la Grazia di Dio, la coscienza dell'uomo, le tenebre della morte; cioè quel che il cielo ha di più fecondo, la terra di più libero e impenetrabile, e la profonda separazione fra il tempo e l'eternità.
Tutto ciò rende inaccessibile all'occhio umano e impossibile quaggiù l'applicazione di quella massima; adoriamo la giustizia, ma non giudichiamo i misteri; tutto temendo per noi secondo la fede, tutto sperando per gli altri secondo la carità.
Queste teoriche son antiche quanto la Chiesa, ma non sempre attuate: e la tolleranza, virtù eminentemente civile, che nell'uomo di credenza diversa non ci lascia considerare se non il fratello e il concittadino e a Dio riserva il giudizio della coscienza, chi praticavala nell'età di mezzo? Al rinascimento, lo stesso Savonarola disputando contro gli astrologi esclamava: «O stolti, empj ed insensati astrologi, contro di voi non è a disputare altrimenti che col fuoco»306. Lutero, non pago alle invettive, invocava le spade regie contro i dissidenti; e ancor si mostra a Dresda la mannaja che i Luterani adopravano contro i dissidenti, dov'è scritto: Hüt dich, Calvinist.
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