I re di Francia e d'Inghilterra, ch'egli avea mirato a spossessare, gli si inimicarono, ed allearonsi colla Riforma e colla letteratura per denigrarlo allora, e tramandarlo in esecrazione alla posterità. Certo egli personifica in sè la Spagna cattolica, monarchica, patriotica; e fu uno dei più efficienti sulla futura civiltà, perocchè senza di lui la religione cattolica in Italia e in tutta Europa sarebbe rimasa nulla più che tollerata, cioè nella condizione dove stava, or fa poc'anni, in Inghilterra o in Prussia o in Russia.
Non fu lui che inventò l'Inquisizione; suo padre morendo aveagli raccomandato di mantenerla, sicchè non ebbe che a drizzarla contro l'irruzione dell'eresia, che seminava di pianto, di persecuzioni, di sangue tutta l'Europa319. E il reprimere con supplizj i dissidenti, lo ripetiamo, era comune nel diritto pubblico d'allora; la solennità che si dava a quegli ancor più deplorabili che esecrabili spettacoli, attesta come fossero nell'indole dei tempi e nelle idee dei tanti spettatori: pubblicavansi perchè si credeano giusti e necessarj. A non toccare se non ciò che rasenta alla storia italica, pochi giorni prima di quella battaglia di Pavia dove Francesco I perdette tutto fuorchè l'onore, il 17 febbrajo 1525 a Parigi veniva mandato al supplizio maestro Guglielmo Joubert, licenziato in legge, convinto d'aver seguìto le dottrine di Lutero. Avea ventott'anni, e fu condotto sul carro fra immenso popolo davanti alla chiesa di Nostra Signora, e di là a Santa Genovieffa, dove fece ammenda onorevole; poi ricondotto sulla piazza Maubert, fu dato al fuoco, dopo avergli forato la lingua con ferro rovente.
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