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      La calunnia fa sempre effetto, e non che rifuggir dalle prediche de' Gesuiti, la gente aspettavasi di vederli da un giorno all'altro condotti al rogo, nè v'era chi osasse difenderli. In prima il santo rassegnossi alla tempesta: di poi poc'a poco riavutosi, citò l'accusatore al governator di Roma, ove in contradditorio convinse di bugiardi gli avversarj, sostenuto da larghe e numerose testimonianze: e uscì sentenza di piena assoluzione. Anzi quelli che erano stati accusatori vennero riconvinti d'eresie: e il mal frate piemontese fuggì a Ginevra, ove gittato l'abito, si fe predicante, e credesi fosse autore del Summarium scripturæ.
      Tommaso Lubero, che grecizzò il suo nome in Erasto, da Bologna il 1544 scriveva a un amico, che un frate dell'Osservanza predicando a Imola che il regno di Cristo si acquista coi meriti nostri, un fanciullo gli rinfacciò che bestemmiava Dio e Cristo. Il frate replicogli, non sapea quel che dicesse, nè tampoco il pater noster; ma l'altro affacciogli il detto, Ex ore infantium et lactentium perfecisti laudem, e si finì col mettere il fanciullo in carcere353.
      Polidoro Virgilio da Urbino (1555) autore di varie opere d'alquanta erudizione e scarsa a critica, accompagnò in Inghilterra il cardinale Adriano da Corneto, e da Enrico VIII ebbe l'incarico di scrivere una storia d'Inghilterra, che fu poi stampata a Basilea nel 1534, indi nel 1535 dedicata ad esso re. Vuolsi che di questo adottasse gli errori benchè ecclesiastico, e che tornato in patria, li conservasse nel silenzio354.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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