Esso Emanuele Filiberto fece prescrizioni minute e rigorose per l'osservanza de' precetti della Chiesa: si trasferiscano in città i monasteri femminili sparsi in campagna; non si permettano canzoni lascive nè contro l'onore e lo stato degli ecclesiastici: al tempo stesso che metteva un economato pei benefizj vacanti, e facea gli ecclesiastici concorrere alle pubbliche gravezze.
In Sardegna, Valente arcivescovo di Cagliari verso il 687, in un'opera De erroribus hodierna tempestate grassantibus, tolse a provare che erasene sempre conservata immune quell'isola370. E tale durò: ma verso il 1560 s'ha memoria d'un processo fatto a Sigismondo Arquer cagliaritano, avvocato del fisco, per opinioni religiose, d'ordine dell'arcivescovo Parraques; risultò innocente, pure non si desistette dal perseguirlo, ond'egli credette cercar salvezza in Ispagna. Ma quivi come luterano dogmatizzante venne preso dall'Inquisizione di Toledo, e morto con altri nell'Atto di fede del 1571. Abbiamo di lui Sardiniæ brevis historia et descriptio371, alla cui fine si legge che colà sacerdotes indoctissimi sunt, ut raros inter eos, sicut et apud monachos, inveniatur qui latinam intelligat linguam. Habent suas concubinas, majoremque dant operam procreandis filiis quam legendis libris.
Sarebbero queste parole la causa o l'impulso del suo processo?
Mentre noi andiamo spigolando con improba fatica avrebbe un'abbondante messe chi potesse cercare gli archivj del Sant'Uffizio a Roma. Ai giorni nostri furono spalancati per violenza due volte; durante il dominio francese dopo il 1810, poi nella rivoluzione del 1848, eppure nessuno seppe trarne profitto per la storia e per la verità. Finchè ad altri ciò sia concesso, ci siam valsi e ci varremo di frà Caracciolo, che scrivendo una vita di Pio IV, rimasta manoscritta, potè aver sottocchio i processi di quel tribunale.
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