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      «Quelli che gittano le fave, si misurano il braccio con spanne, fanno andare attorno i sedazzi392, levano la pedica, guardano o si fanno guardare sulle mani per sapere cose future o passate, ed altri simili sortilegi»393.
      Sarebbe troppo bel privilegio dell'errore se non trovasse contraddittori; e ne trovò, per quanto generale, la credenza ne' notturni congressi. Samuele De Cassini tolse a provare che il demonio non trasporta effettivamente queste donne, e solo in esse produce un'estasi, per la quale credono volare o trovarsi fra la moltitudine; ma Giovanni Dadone domenicano sostenne che il volo talora avvenga realmente394; e con lui opinano frà Bartolomeo Spina maestro del sacro palazzo395, frà Silvestro Priero suddetto, e Paolo Grillandi legista fiorentino che dapprima le aveva negate396, e fino Gianfrancesco Pico della Mirandola397. Frà Leandro degli Alberti, vulgarizzando un costui libro, racconta: «Essendosi scoperto l'anno passato qui quel tanto malvagio, scellerato e malefico giuoco della donna, dove è rinnegato, bestemmiato, e beffato Iddio, e ancor conculcata con i piedi la croce santa, dolce refrigerio dei fedeli cristiani e sicuro stendardo, e dove ancor vi sono fatte altre biasimevoli opere contro della nostra santissima fede; il perchè essendo stato integramente investigato e ponderatamente conosciuto, e ancor proceduto giuridicamente dal savio e providente censore ed inquisitore degli eretici, furono da lui consegnati al giudice molti di questi maladetti uomini, i quali, secondo il comandamento delle leggi, fece porre sopra d'un grandissimo monte di legne, e bruciarli in punizione delle loro scelleraggini ed anco in esempio degli altri.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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