Pagina (566/728)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      «Fra gli esseri altra volta maledetti, che la tolleranza presente ha ritirato dall'anatema, senza dubbio Satana è quello che più ha guadagnato in questo progresso delle dottrine e dell'universale incivilimento; mentre il medioevo, che poco intendeasi di tolleranza, lo fece a poter suo maligno, tormentato e fin ridicolo». Così scrive Renan, il quale, dopo tolta a Cristo la divina aureola, dice che, rispettando la celeste scintilla dovunque appaja, non vorrebbe pronunziar sentenze d'esclusione per non avviluppare della condanna qualche atomo di bellezza! Ma quella è una falsità storica come tant'altre di esso autore, perocchè il feroce medioevo spinse la sua bontà fin ai dannati; assegnò un giorno ove lo stesso Giuda ha riposo; nell'angelo del male riconobbe le traccie della più bella creatura di Dio, e lo fece rispettoso all'innocenza, sottomesso alla santità; neppure negogli la speranza di redenzione.
      E davvero di vilipendere l'età passata come avrà coraggio chi veda altrettanto credula la nostra, che, su fatti accertati non meno di quelli, fonda altre teoriche? Senza quello sforzo di cui pochi sono capaci, di trasportarsi in altra età così poco somigliante, per ispiegar quelle credenze basti osservare alcune particolarità della nostra, cui nessun forse dei difetti, degli errori, dei delitti del medioevo mancò, senz'altra diversità che dell'ora.
      Gli uomini han bisogno di adorare e obbedire: se non adorano e obbediscono Dio, sommo bene, volgono l'adorazione al diavolo, ispirator del male.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





Satana Renan Cristo Giuda Dio Dio