Vi trovava meno campane che non in qualche villaggio di Francia: non immagini per le vie: le chiese meno bene che nel resto d'Italia e in Francia; le abitazioni mal sicure, laonde chi avesse denari gli affidava a banchieri. Un predicatore fu arrestato perchè declamò sulle generali contro il lusso de' preti. In carnevale faceansi corse ora di fanciulli, ora di vecchi nudi, ora di ebrei, di cavalli, asini, bufali. Il popolo minuto è assai più devoto che in Francia; non così i cortigiani e i ricchi. Vi abbondano gli spiritati e ossessi. Alla processione del volto santo forse dodicimila torcie si accesero; file di Battuti si flagellavano, mentre altri accorreano a confortarli con vino e confetti, e lavar di vino l'insanguinata estremità dello staffile. Anche le classi infime tengono del signorile, fin nel domandare la limosina, e uno diceva: «Fatemi bene per l'anima vostra». Molte le cortigiane, e faceano pagar anche la conversazione. Loreto era affollata di devoti, e piena di voti e miracoli.
Il presidente Misson fece egli pure un viaggio in Italia, e non rifina di scherzare e rimbrottare le superstizioni romane; ma n'ha ben poco diritto egli che empì di miracoli a onore de' Protestanti uccisi il suo Teatro sacro delle Sevenne. Jacobo Soranzo nel 1565 scriveva alla Signoria veneta della povertà de' cardinali, la quale «deriva da due cagioni. La prima perchè mancò il mezzo di dar pingui benefizj, come quando Inghilterra, Germania e altre provincie importanti obbedivano alla santa sede, e che poteansi dare tre o quattro benefizj e vescovadi per cardinale: l'altra, che i cardinali crebbero a settantacinque, cosa non più veduta.
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