.. I suoi devoti son sempre queruli, sempre si lamentano, e perchè temono a parlar del principe, parlano dei suoi ministri et ordini; si fanno delle conventicole per le case: quando io lo so che sieno con pretesto di religione li proibisco, ma io di questo non posso essere molto informato».
E segue esortando a vigilar e punire.
Le cronache di San Marco riferiscono che in Firenze frà Ghislieri fece processo contro un grande ecclesiastico che tentava d'opporglisi, ma non sappiamo chi fosse496.
Nell'archivio di Stato497 troviamo memoria di Pandolfo Ricasoli, uomo di bontà singolare, che fe venir da Lione, nel 1636, de' libri di eretici col titolo di confutarli, e perciò ebbe brighe col Sant'Uffizio. Non va confuso con altro Pandolfo Ricasoli, di cui diremo a luogo e tempo.
A noi non parve nojoso il ripescare qua e là notizie relative all'Inquisizione in Toscana, per chiarire quanto tardi si arrivò a voler ottenere dalle coscienze spontaneamente fedeli un omaggio più prezioso, una sommessione più meritoria; a comprendere quanta dignità dia alla fede la libertà.
DISCORSO XXXVI
ERETICI SENESI. AONIO PALEARIO.
Espugnata Siena, il duca di Toscana dovette adoprare ogni arte per soffogarvi i tentativi di nuova insurrezione: vi soppresse le accademie de' Rozzi e degli Intronati; carcerò, sbandì, fece com'è costretto a fare chiunque incatena un popolo.
Avremo a discorrere a parte dei Soccini: e già indicammo le prediche fattevi dall'Ochino. Nofri Camajani, che colà stava capitano di giustizia pel duca, s'accorse di semi di protestantismo difusi, e ne fe motto a Cosimo.
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