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      L'ora mia si avvicina. Lo spirito di Dio vi consoli e vi conservi nella sua grazia.
     
      «Vostro padre, Aonio Paleario»521.
     
      In queste lettere non č ombra di pentimento; e l'inesorabile continuator del Baronio, scrive: «Quando si vide che questo figlio di Belial rimaneva ostinato, nč si poteva per alcun mezzo ricondur dalle tenebre dell'errore alla luce della veritą, fu meritamente consegnato alle fiamme, affinchč, dopo aver qui sofferto momentanei tormenti, si trovasse nel fuoco eterno».
      Le sue opere furono raccolte dai molti amici che ebbe522, e vennero pił volte ristampate fuori, come esempio agli uni di bella latinitą, agli altri di molta cognizione delle sacre scritture e di integra fede e zelo pacato.
      Era stato amico del Paleario Latino Latini di Viterbo (1513-93) dotto giureconsulto, uno dei trentacinque incaricati di correggere il digesto del diritto canonico. Quando Antonio cambiņ il nome in Aonio, parve a costui lo il facesse per eliminare il t che ha forma di croce; e su questo, che al pił poteva esser oggetto d'una celia, fece un epigramma feroce allorchč fu bruciato:
     
      Musis amicus factus olim Antonius
      Crucem putavit nomineSi ferret ingens se patraturum scelus
      Nullo abluendum flumine;
      Velut profana tinctus unda, vatibusProbrum futurum se ratus,
      Aonius ergo fit repente, atque ambulatNovo superbus nomine.
      Nescitque cano, lustra post decem, miser
      Ętate confectum, gravemCrucemque, laqueumque simul, et rogum horridum
      Tandem repositum regiaIn urbe, tanti sceleris ut pœnas luat
      Reputatus ut sacer cinis.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantł
Utet
1865 pagine 728

   





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