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      Così piaccia a Sua Maestà di darvene allegrezza vera, e non solamente di quello, ma di tutti gli altri, li quali mi giova di credere, che e v. s. e madonna Aurelia, la quale io risaluto caramente, alleviate del continuo nel timor di Dio, senza il quale è somma pazzia lo sperar mai vero bene alcuno. Non è alcuno di noi che omai per esperienza se non per ragione e per divini e umani ammaestramenti non conosca questa vita nostra e questo mondo tutto non esser altro che fumo e ombra. Alziamo adunque una volta la mente da dovero a quella vita e a que' secoli promessi da Gesù Cristo, che non può mentire a tutti coloro che rinunzieranno a se stessi, non che ad ogni altra cosa per seguir lui, la qual vita e li quali secoli sappiamo per rivelazione divina essere eterni et incorruttibili. E per poter far ciò come si conviene preghiamone continuamente e ardentemente Dio, il quale ha promesso d'esaudirci in tutte le domande che gli faremo, che sieno conformi a quello che sappiamo essere la santissima volontà sua. A lui e alla ricchissima e potentissima grazia e benignità sua raccomando di cuore e v. s. madonna Aurelia e tutta la famiglia vostra.
     
      «In Bada il dì 30 d'ottobre 1577.
     
      «Queste due mie fatiche sono e l'una e l'altra in lingua latina.
     
      «Di V. S. molto magnifica
     
      Cognato e servitore affezionatissimoFausto Sozzini.
     
      Al molto magnifico Signor suo e cognato osservandissimo il Signor Bellisario Bolgarini aff., a Siena»557.
     
      Gli adepti di Soccino crebbero tanto, che le differentissime sette di Unitarj si ridussero in quest'una detta dei Socciniani.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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