Pagina (710/728)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il concilio di Ginevra preseduto da Calvino lo scomunicò per questo suo professare che Gesù Cristo fu mediatore presso l'eterno Padre come uomo, non come Dio; e dappertutto venne avversato per dottrine esorbitanti. A Cracovia, dove fu chiamato per insegnar l'ebraico, seppe dissimularle, ma quando il vescovo Maciejowski insospettito lo fece arrestare, i signori che l'aveano tolto a favorire, ne ottennero la liberazione; ond'egli incoraggiato propose si abbattessero le immagini e tutto l'antico culto; fece da maestro, e diede cinquanta regole di riforma per le nuove Chiese. La sua dottrina fu scomunicata dai sinodi polacchi, e ne restò turbata quella Chiesa finchè lo Stancario morì a Stobnitz.
      Il Mainardi, da Chiavenna il 22 settembre 1548 scrivendo al Bullinger a Zurigo varie cose, e sparlandogli dello Stancario, gli manda tre lettere venutegli da Venezia. In una Baldassare Alterio, segretario dell'ambasciatore inglese, gli scrive: «Da un pezzo conosco il cervello dello Stancario, e so di che piede zoppicava. Fu sempre un poveretto, scandaloso e di strane opinioni; ed ha un'instabilità, per cui non sa quel che si peschi; molto più temerario che voi non scriviate: onde fuggitelo per amor di Dio, e levatevelo d'in sugli occhi più presto che potete: altrimenti non requierete mai, nè voi nè la chiesa vostra».
      Domenico Manjoni gli diceva: «Di don Francesco Stancario vi dirò schiettamente e in verità quel che so e ne penso. In prima è chiaro e manifesto esser lui leggero, instabile, pieno d'amor proprio, precipitoso in ogni cosa sua; e il peggio è che vuole si sposino le sue opinioni, sebben repugnanti dal vero rito cristiano». Aggiunge che fu prete, che non crede sia ebreo quantunque n'abbia la faccia: che a Venezia sposò una povera che vivea sulla strada: «me lo tenni in casa lungo tempo a mie spese, ma a malincuore per la sua inquietudine».


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





Ginevra Calvino Gesù Cristo Padre Dio Cracovia Maciejowski Chiese Chiesa Stancario Stobnitz Mainardi Chiavenna Bullinger Zurigo Stancario Venezia Baldassare Alterio Stancario Dio Manjoni Francesco Stancario Venezia