Pagina (713/728)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il Lismanin ebbe colloquj col Biandrata nel 1558, e d'allora cominciò a dubitar della Trinità, e come ariano fu denunziato al concistoro di Cracovia; scoppiati i dissensi, egli cercò metter concordia, consigliando attenersi ai quattro Padri della Chiesa, dei quali fe un centone, che potea però servire a qualunque partito.
      Ritiratosi a Königsberg in Prussia, visse miserabile finchè gettossi in un pozzo il 1563.
      Meglio registriamo fra i nostri Jacobo Paleologo, nato il 1520 in Scio dalla famiglia ch'era stata imperiale, educato in Italia, ove bevute le nuove opinioni passò a professarle in Germania. Ma come eterodosso non era accettato, sinchè fermossi in Transilvania, e nel 1569 successe a Giovanni Sommer qual rettore del ginnasio di Clausenburg. Fausto Soccino gli mosse guerra perchè seguace delle sovversive dottrine di Budneo; e perdurando in quelle, fu arrestato dai magistrati e consegnato all'Inquisizione di Roma, dove venne condannato al fuoco nel 22 marzo 1585. Se credessimo al Ciappi nella vita di Gregorio XIII, davanti al supplizio si sbigottì, e chiese tempo a pentirsi, onde ricondotto in prigione, compose opere pie e dotte. Il fatto non consta da altri. Fra' costui opuscoli ricorderemo quel de Magistratu politico, ove sostiene che Gesù Cristo non abrogò le magistrature civili, e un cristiano può esercitarle. Confutato da Gregorio Pauli in nome del sinodo di Racow, egli fece una risposta, alla quale Soccino oppose la Defensio veræ sententiæ de magistratu politico (Losc, 1580).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





Lismanin Biandrata Trinità Cracovia Padri Chiesa Königsberg Prussia Jacobo Paleologo Scio Italia Germania Transilvania Giovanni Sommer Clausenburg Soccino Budneo Inquisizione Roma Ciappi Gregorio XIII Magistratu Gesù Cristo Gregorio Pauli Racow Soccino Defensio Losc Fausto