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      Nessun più crede alla diceria che nel conclave comparisse come cascante e curvo sul bastoncello, per dar a sperare ai cardinali che presto morrebbe; poi appena eletto buttasse via la mazza e si raddrizzasse. Noi sappiamo che la sua candidatura era favorita e desiderata, come fu applaudita da poi3. Fatto papa, volle esserlo nella grandezza che le convinzioni sue gli attribuivano; e poichè i pontefici aveano perduto in potere quanto aveano acquistato in rispetto, egli volle recuperare anche il potere, spiegando una passione di giustizia, d'autorità, d'unità, sostenuta dal vigore d'un'anima ardente e d'un genio esteso, sicchè fu detto a Dio piacesse meglio la severità di Sisto che la santità di Pio.
      Una storia di Sisto V in senso affatto opposto alla buffoneria del Leti, compilò il Novaes, nella quale, oltre il resto, son indicate le premure di esso papa per le manifatture della lana e della seta. A dir solo di quest'ultima, ordinò che per tutto lo Stato si piantassero almeno cinque gelsi ogni rubbio di terreno; al qual uopo somministrava quindici mila scudi dall'erario; onde si esteser anche le piantonaje, che poterono spacciarsi utilmente di fuori: nella sua villa, che poi divenne dei Massimi, molto propagò la coltura de' bachi, e volea stabilirvi fiere franche: in case attorno alla piazza di Termini fe porre filatoj e torcitoj. Avendo l'ebreo Magino di Gabriele veneto promesso un segreto per aver due ricolti l'anno, il papa gliene diede privilegio per sessant'anni, e di abitar colla sua famiglia fuori del ghetto, e il cinque per cento de' guadagni che la Camera apostolica trarrebbe da tale innovazione, più un'oncia ogni libbra di seta. Ma il trovato non riuscì.
      Sisto eresse anche grandi edifizj, concepiti in senso religioso: protestò demolirebbe il Campidoglio se il popolo si ostinava a tenervi le statue che v'avea messo di Giove tonante fra Minerva e Apollo; e se lasciò Minerva, le sostituì alla lancia la croce; rizzò l'obelisco famoso in piazza del Vaticano, ma vi pose la croce e reliquie di santi: compiè la cupola di San Pietro, condusse l'acqua Marzia, congiunse con ampie vie le basiliche antiche.


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Gli eretici d'Italia
Volume Terzo
di Cesare Cantù
Utet
1866 pagine 895

   





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