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      Ma che quella fosse una lunga premeditazione ogni carta che si scopre o che meglio si legge lo smentisce. Se Caterina pensò realmente toglier di mezzo il Coligny, e il misfatto crebbe a inaspettate proporzioni, ella non sarebbe men colpevole, ma in modo diverso dal vulgato. Ciò che sgomenta si è che quell'esecrabile delitto venne festeggiato, quanto vedemmo ai dì nostri alcuni altri assassinj, fin giustificati teoricamente: a Roma una medaglia fu coniata per rammemorarlo; il Vasari lo dipinse; il famoso milanese Francesco Panigarola, predicando in San Tommaso del Louvre, in presenza a tutta la Corte, congratulava il re che, dopo aver tanto pazientato, ed esposto l'onor del regno e la dignità propria a pericoli evidenti, avesse alfine restituito il manto cilestro e i gigli d'oro alla bella Francia, dianzi abbrunata; ristabilito la vera religione cristiana nel paese cristianissimo, purgato dall'infezione dell'eresia quanto è fra la Garonna e i Pirenei, fra il Reno e il Mare18. Il Tasso, e tutti gli scrittori del tempo magnificano quel fatto. Il Requesens, governatore di Milano, aveva scritto al granduca: De Francia tengo casi los mismos. Y me pesa mucho que non se proceda contra los hereses con el rigor que se començo, y convenia. Plazera a Dios que el rey cristianissimo tenga el fin que publica, y a su tiempo tome la occasio. Poi come ebbe notizia della strage, al 3 settembre rallegravasi seco de lo subcesso en la corte de Francia a los 24 del passado, pues la muerte del Amirante, y de las mascabeças de Luteranos, que fueron muertos a quel dia por los Catolicos. Sarà tanta falta a los Ugonotes, y abierto camino al rey cristianissimo para que, con el buen zelo que tiene, pueda allanar su regno, y asentar las cossas de la religion como convenga demas delo que esto ymportara para asentar las cossas de Flandes ecc.


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Gli eretici d'Italia
Volume Terzo
di Cesare Cantù
Utet
1866 pagine 895

   





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