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      La biancheria mi veniva restituita tre giorni dopo; e nello stesso nodo trovai la risposta.
      Scriveva mia madre: «Avere parlato col re ed anche colla regina:
      entrambi aver detto doversi la faccenda trattar piuttosto coll’arcivescovo, non essendo use le Loro Maestà d’immischiarsi in affari di Chiesa: credere del rimanente le medesime, che il suonare l’organo oil cantare i vespri fosse occupazione più confacevole ad una monaca, che non il cospirare all’aria aperta coi nemici del trono e dell’altare».
      Verun dubbio dunque restava; non più un solo, ma due poteri
     
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      locali mi tenevan dietro: la polizia e l’arcivescovado.
      A dire il vero, i sospetti della polizia borbonica non erano ingiusti. Sortito avendo dalla natura bollenti passioni, immaginazione mobile, volontà forte abbastanza da lottare contro le seduzioni del sentimento e contro la corrente delle abitudini, io ho mirato alla reintegrazione della libertà nella terra nativa, prima ancora che la storia romana e gli annali delle nostre repubbliche mi avessero ammaestrato sui destini di essa. I libri, i giornali, il consorzio degli uomini di tempera vigorosa, soprattutto l’ammirando esempio degli altri popoli più di noi inoltrati nella carriera della civiltà, fecero divampare nell’animo mio quel fuoco sacro dell’amor patrio. Da quel punto presi ad esecrare l’aquila imperiale, e i principotti suoi satelliti, e la depravazione del nostro sacerdozio e la strisciante cortigianeria dei nostri baroni con quell’odio stesso, odio inesorabile, con che i Saraceni furono detestati dagli Spagnuoli e i Turchi da’ Greci e i Russi da’ Polacchi e la pirateria barbaresca da tutta quanta la cristianità. Né, ambiziosa d’aggregarmi pur io all’apostolato di sì nobile missione, cessai d’allora in poi di cercare all’ombra della cocolla quel centro occulto di operazioni, che metter potesse in esercizio la mia operosità. Picchiai lungamente senz’aver risposta, ma finalmente mi venne aperto.


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Misteri del chiostro napoletano
di Enrichetta Caracciolo
pagine 337

   





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