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      Non riconosciamo i due tipi e le loro mutue relazioni cosí nella figura del cavaliere di Valdsee e del suo Gaspar Larifari, come nella figura di qualche scrittore e del suo editore? il quale ultimo si accorge bene delle pazzie del suo autore, ma non per tanto, per trarne un profitto reale, lo accompagna fedelmente in tutti i suoi vagabondaggi ideali. E il signore editor Sancio, se anche dall'affare guadagni sol delle bòtte, riman per altro sempre grasso, mentre il nobile cavaliere dimagra ogni giorno piú.
      Ma non solo tra gli uomini, sí anche tra le donne ho ritrovato spesso i tipi di Don Chisciotte e del suo scudiere. Mi ricordo specialmente una inglese, una biondina fantastica, scappata con un'amica da un convitto di signorine, che volea correre il mondo in cerca d'un nobile cuore d'uomo, come se l'era sognato nelle dolci notti illuminate dalla luna. L'amica, una brunetta atticciaticcia, sperava di conquistare in tale occasione, se non un che d'ideale a parte, almeno un bel tòcco di marito. Mi par di vederla ancora la snella persona, con gli occhi azzurri assetati d'amore, dalla spiaggia di Brighton mandare languidi sguardi lontano lontano sul mar tempestoso verso la costa francese. L'amica intanto schiacciava nocciòle, mangiava con aria ghiotta la mandorla, e gittava i gusci nell'acqua.
      Tuttavia né i capolavori degli altri artisti né essa la natura ci presentano i due tipi cosí compiuti nelle relazioni dell'uno con l'altro come ce li dà il Cervantes. Ciascun tratto nel carattere e nella figura dell'uno risponde a un tratto opposto ma affine nell'altro.


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Conversazioni critiche
di Giosuè Carducci
Sommaruga Roma
1884 pagine 237

   





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