E pure la sinistra hegeliana non avea fatto altro che confinare nello stretto ragionamento le divinazioni e le volate del libro su l'Alemagna. E quei della poesia delle tendenze erano pure figlioli, piú o meno legittimi e rassomiglianti, che Heine aveva generati ne' suoi amori di luglio e di agosto con la rivoluzione del '89 e del '93. Ma che! L'estate e la passione erano ite, e la rivoluzione non parea piú cosí bella. E quel Börne con quella sua corona di ebrei e di puritani e di disperati era cosí poco estetico! E poi quella dura sinistra hegeliana, che deportava gli eleganti e poetici ingegni ai lavori forzati del romanzo di genere o della liricuzza nell'arcipelago del nulla! E poi quella politische Tendenzpoesie (orribile scontro di parole, di idee e di ringhi) cosí arruffata, per lui artista correttissimo nella linea! quel Hoffmann di Fallersleben con tutti i bicchieri che beveva per la rima, quel Dingelstedt con la lanterna, quel Prutz con la mazza, quel Herwegh strappatore di croci, quel Freiligrath, il quale dagli amori alle giraffe, che non avea mai vedute, di Guinea, era passato a recitare il confiteor fra i socialisti, apparivano cosí iperbolici, cosí enfatici, cosí monotoni, cosí vaporosi, a lui adoratore del Goethe e ora quasi naturalizzato francese!
Tali odii e amori, tali rimembranze e rimpianti, tali eccitazioni e antipatie, parte umane e patriotiche, parte artistiche e liberali, parte personali ed egoistiche, conspirarono tutte insieme a informare e formare l'Atta Troll.
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