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      Quando poi sarete giunto qui, dieci o dodici rossignuoli nascosti in una siepe vi faranno la prima accoglienza, che mai non avrete udite gole piú soavi. Io sarò all'uscio, e vi correrò incontro a braccia aperte cantando un alleluia. Sarete subito corteggiato da capponi, da anitre, da pollastri e da polli d'India, che vi faranno la ruota intorno come i pavoni. Forse questo vi darà noia, ma bisognerà aver pazienza, perché sarebbe impossibile che queste bestie non volessero venire a dirvi che vi saranno ubbidienti e fedeli, e che hanno voglia di dar la vita per voi, che si lasceranno bollire, infilzare e tagliare a quarti e a squarci. Condottiera di questo esercito è una zoppettina villanella, che mai non vedeste la miglior pasta, perch'ella ama cosí di cuore questi suoi allievi, che ad ogni tirar di collo s'intenerisce, e accompagna la morte de' suoi pollastri figliuoli con qualche lagrimetta. Il bere sarà d'un vino colorito come i rubini, che va in un momento.... Pane abbiamo bianchissimo come neve che fiocchi allora; ma sopra tutto un'allegrezza di cuore, che non si canta sempre, perché la voce manca piú presto della contentezza48. #/
     
      Ha ragione il Gozzi: certe cose non si cantano; e la falsità della poesia italiana degli ultimi secoli ogni qualvolta s'impicciasse della natura, come, imitando i Francesi, cominciavano a dire anche gli arcadi, tanto piú si sente disgustosa e sciapita quando la si paragoni a una prosa, ripeto, anche mezzana. Volete, nel caso stesso della ode pariniana, un paesaggio nell'aerosa larghezza chiaro determinato vivente, un paesaggio visto respirato goduto da un uomo sincero?


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Conversazioni critiche
di Giosuè Carducci
Sommaruga Roma
1884 pagine 237

   





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