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      Se piegate il volto poi un poco verso oriente, vi si fa innanzi il paese che si chiama Colli; cioč un numero infinito di monticelli cólti, che posti l'un dietro l'altro nelle lor cime paiono onde di mare che si movano piacevolmente. Quindi girando gli occhi verso tramontana, ove la vista č terminata dall'Alpi vicine, scoprite valli, selve, dirupi, aperture di monti; ed abbassando gli occhi alle radici loro, ecco poggi piacevoli da salire, pieni di vigne e di varie maniere di frutti. Č cosa incredibile il desiderio che mettono quei bei prati di camminarvi e sedervi sopra, posti in riva e sotto quei monticelli, partiti da quei cespugli, col loro piano pieno di fiori di mille colori, simili a tapeti finissimi che vengono di Levante. A queste cose s'aggiunge l'udir eco rispondere da molte parti a un confuso suon di campane, a varie e diverse voci di animali, al cantar di pastorelle e pastori; l'udir similmente il canto di mille vari uccelli, sentir gli uccellatori, qual con foglia, qual con fischio, rappresentar le loro voci sí gentilmente, che di lor ne fanno abondanti e sollazzevoli prede. Ma che dirň io del respiramento che viene al core dalla bontŕ e puritŕ di quest'aere?... Oh come interamente ho goduto la parte mia! oh come gustevolmente la sera fin alle due ore passava tempo in diportarmi per prati e pianure vicino al mio albergo! e nel respirare e prender fiato sentiva soavemente entrarmi un non so che di odorifero e spiritale nel petto. La mattina poi l'aurora non mi coglieva in letto giammai.


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Conversazioni critiche
di Giosuč Carducci
Sommaruga Roma
1884 pagine 237

   





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