Il Baretti in certo capitolo a un amico che raccoglieva rime per nozze toccň bravamente della lascivia, mirando al Frugoni:
Dite un poco a quel vostro pretacchioneChe, quando vuole far versi per nozze,
Non istomachi tanto le persone.
Non dico che non usi frasi sozze:
Ma non vorre' neppur ch'egli adoprasseCerte rubriche imagini mal mozze.
Vorrei che con ritegno egli parlasse,
Vorrei che il molle seno e il casto lettoE i casti baci da un canto lasciasse.
Cosí procaccerebbe piú rispettoAlla sua toga, e un certo soprannome
Non gli saría cosí sovente detto.
Faccia pure scherzar le bionde chiomeSulle guance vermiglie e sulle bianche
Spalle soavemente, io non so come;
E batta pure a suo piacer le francheAli, e se 'n vada a ragionar col fato
E parlare per forza lo faccia anche...
Ma da' pudichi talami si stiaAlquanto lunge e da' lor puri lini
La sua poco pretesca poesia83.
E il Passeroni con la sua piacevolezza bonaria mise in burla le adulazioni cosí84:
Se prende moglie un ricco cavaliere,
Un Orlando, un Achille, un novo Aiace
Fan nascere i poeti; e aste e bandiereVedono tolte al giŕ tremante Trace;
Additan di nepoti immense schiere,
L'un sarŕ chiaro in guerra e l'altro in pace,
E faran gli uni e gli altri in pace e in guerraCose che star non puon né in ciel né in terra.
Nascerŕ, Italia, Italia, il tuo soccorso,
E fioriranno in te virtú novelle,
Gridano i vati, e vendono dell'orso,
Prima che preso l'abbiano, la pelle,
E portano, di penne armati il dorso,
I nascituri eroi fino alle stelle;
E spesso accade poi, come Dio vuole,
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