Piś tardi fu pubblicata l'Amaranta, «commedia nuova pastorale» di G. B. Casalio;(41) nella quale si č voluto scoprire la tendenza a svolgersi verso una forma piś ampia e complessa.(42) Gli attori sono otto, ma la favola č semplicissima. Partenio pastore ed Amaranta ninfa ardono l'un dell'altra; ma Celia madre vuol dar la figliuola a un capraio. Per certe apparenze Partenio crede che Amaranta l'abbia tradito, e Amaranta che Partenio l'abbia abbandonata. Lucina savia ninfa s'interpone e dą loro il convegno in casa sua, dove gli amanti si spiegano, s'intendono e fanno le nozze. Questa cosķ detta commedia č partita in atti, non perņ a scene, d'ottava rima; come a punto altre commedie non pastorali nel principio del secolo decimosesto; se non che l'Amaranta ha pure delle terzine, riserbate ai soliloqui, che son due, ha nel suo punto la solita canzonetta e per ciņ tiene piś delle rappresentazioni; e mostra qua e lą reminiscenze chiare dell'Orfeo. Fu stampata nel 1538, ma nulla vieta supporre che fosse composta prima. Il Casalio era un medico faentino, che nel 1523 die' alle stampe un commento d'altri a Galeno;(43) e probabilmente non compose da vecchio questa sua commedia: la quale accenna un po' al borghese, ma nulla ha della favola pastorale.
Veniamo a un gruppo toscano.
Lilia, «ecloga pastorale» pubblicata piś volte dal 1538 fino a tardi [1612], parve per ciņ promettere qualche importanza,(44) ma nulla mantiene. Fileno č, per cosķ dire, il pastor nobile: Crotolo e Tirso, questi guardiano delle bestie, quegli compagno di Fileno, rappresentano il sentire e il parlare della poesia rusticana.
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