Ti è cugina germana. Via. Deh, Montano,
Cerca dare ad intender ciò a' fanciulli,
Che nulla non ne vuol creder Vïaste.
Questa una favola è che tu ti hai fintaPer distornarmi da l'amare Irinda:
Ma certo sii che non ti verrà fatto.
Non ebbe mai la sòra di mia madreSorella alcuna. Mon. Anzi, Vïaste, ella ebbe
Irinda: e perché veggo che tu fedeA me prestar non vo', io credo pure
Che fede presterai ad una ninfaDel coro di Dïana. Via. Senza dubbio:
Se ninfa tal mi fesse fe' di questo,
Non ardirei di contradirla punto;
Ché so che quella purità di donneNon dice mai se non il ver. Mon. Va a Gaia,
E di' che meni quella ninfa secoE quel vecchio pastor, ch'or da le selve
Venuto è seco. Tu cosa udiraiChe ti farà stupir di maraviglia,
Et acqueterà sí l'animo tuoChe darai bando a le noiose cure.
Via.
Tu mi fai tutto sgrizzolar sentendoQuel di che tu ragioni; e non potrebbe
Non mi esser ciò di maraviglia grande.
Mon.
Ecco che viene chi ti farà fedeDel vero, e troverai che Dio ha voluto
Proveder che non cadi in error taleQuale sarebbe s'una tua germana
Come cieco per moglie avessi preso.
MONTANO, NINFA, PASTORE, VIASTE, GAIA MADRE DI VIASTE
Sacrata ninfa, questo giovanottoEt io disideriamo di sapere
Ch'Irinda sia; come nel coro venneDe le vergini ninfe di Dïana
E come indi partita ella si sia.
Piacciati dunque, prego, sodisfareAl desiderio nostro: cosí sempre
Favorevol ti sia la tua Dïana
Né ti dia assalto mai satir lascivo.
Nin.
Montan, tu dèi saper che ha quindici anniChe essendo in caccia questo pastor vidi
Ch'aveva una bambina a pena nata
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Montano Vïaste Irinda Vïaste Dïana Gaia Dio Irinda Dïana Dïana
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