Chi non pensa a questo lasci stare di leggerla, perche non ne riceverà altro, che ramarico, e turbatione d'animo.
Non sia alcuno, che si scandalizi per sentir ad ogni passo à dire; Gli scelerati Christiani ammazzano, distruggono, abbruggiano, rubbano, assassinano, ò cose tali, quasi che ciò sia detto in onta, e dispreggio della Christiana religione; perche l'auttore pijssimo, e religiosissimo non hebbe giamai tal pensiero; mà solamente di detestare le pessime operationi di quei tristi, solo di nome Christiani, che, contra tutte le leggi della Santa Christianità, distrussero quei paesi dell'Indie.
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Argomento del presente Compendio.
Tutte le cose, che sono successe nell'Indie fin dal suo maraviglioso scoprimento, e dal principio, che gli Spagnuoli andarono ad esse, per fermarvisi qualche tempo; e dopo nel processo fino alli giorni presenti, sono state così maravigliose, e cosi incredibili per ogni rispetto à chi non le vide, che pare, c'habbiano oscurato, e posto silentio, e che siano bastanti à mandar in oblivione tutte quelle, per segnalate che fussero, che si videro, ò che s'udirono al mondo ne' secoli passati.
2 Frà queste sono le uccisioni, e le stragi di popoli innocenti, e le distruttioni di Terre, di Provincie, e di Regni, che in esse si sono fatte; e tutte l'altre non di minore spavento. Le une, e l'altre raccontando à diverse persone, che non le sapevano, il Vescovo Don frà Bartolomeo dalle Case, o Casaus, la prima volta, ch'egli, dopo fattosi frate venne alla Corte, ad informare l'Imperator nostro Signore, come quegli, che ben l'havea viste tutte; e causando a gli ascoltanti, con la relatione di esse una specie d'estasi e di sospensione di animi; fu pregato, & importunato à scrivere brevemente alcune di queste ultime.
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