La coltura, ch'egli diceva di fare, io so, che poteva farla, e ben'allegramente; e che al Re valerebbe ciascun'anno più di tre milioni di scudi, & anco sarebbe stata causa questa coltura, che in quell'Isola vi sariano al presente più di cinquanta città, così grandi come Siviglia.
5 Il pagamento, che diedero a questo Re e Signore così buono, e così grande, fù il dishonorarlo, violandogli un Capitan mal Christiano la sua moglie. Egli che poteva aspettar il tempo, e metter insieme la sua gente per vendicarsi, determinò di partirsi solo con la sua persona, e di nascondersi, e di morir esule dal suo Regno, e dal suo Stato, in una provincia che si chiamava delli Ciguay, dove era un gran Signore suo vassallo.
6 Dapoiche li Christiani s'accorsero ch'egli mancava, non puote egli nascondersi da loro. Vanno, e fanno guerra à quel Signore, che lo teneva; dove fecero grandi ammazzamenti, fin tanto, che lo trovarono, e lo presero; e preso lo messero in una nave con catene, e cepi, per condurlo à Castiglia; la quale si perdette nel mare, & insieme con esso si annegarono molti Christiani, e gran quantità d'oro, fra il quale si perdè il grano grande, ch'era come una focaccia, e pesava tremila, e seicento scudi, perche volse Iddio far vendetta di così grandi ingiustitie.
7 L'altro Regno si chiamava del Marien, dove hora è il porto reale al capo della pianura verso il Settentrione, più grande, che il Regno di Portogallo, e certamente molto più felice, e degno d'esser popolato, e c'hà molte, e gran montagne, e minere molto ricche d'oro, e di rame; e il Re del quale si chiamava Guacanagarì, con l'ultima lettera acuta: sotto di cui vi erano molti, e molto gran Signori, delli quali io ne vidi, e ne conobbi molti.
| |
Isola Siviglia Capitan Christiano Regno Stato Ciguay Christiani Castiglia Christiani Iddio Regno Marien Settentrione Regno Portogallo Guacanagarì
|