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      17 E di più attesto, che per tutto lo spatio del tempo, che tutte le moltitudini de' popoli di quell'Isola furono uccise, e distrutte, per quanto io possa credere, ò congetturare, non commisero contra li Christiani pur un solo peccato mortale, che dagli uomini meritasse d'essere castigato. Et quelli, che à Dio solo sono riservati, come li desiderij di vendetta, l'odio, & il rancore, che potevano havere quelle genti, contra tanto capitali inimici, come furono a loro li Christiani, questi credo io, che cadessero in molto poche persone de gli Indiani. Et erano poco più impetuosi, e rigorosi, per la molta esperienza ch'hò di loro, che di fanciulli, ò giovanetti di dieci ò dodici anni,
      18 E sò di certa, & infallibile scienza, che gli Indiani ebbero sempre giustissima guerra contra li Christiani; e li Christiani mai non ne hebbero alcuna che fosse giusta contra gli Indiani; anzi furono tutte diaboliche, & ingiustissime, e molto più di quello, che dir si possa d'alcun Tiranno del mondo & l'istesso affermo di quante n'hanno fatto in tutte l'Indie.
      19 Dopo finite le guerre, & con esse l'uccisioni, divisero frà di loro tutti gli huomini, restando per ordinario li giovanetti, le donne & i fanciulli, dandone ad uno trenta, ad un altro quaranta, ad un altro cento, e ducento; secondo, che ciascuno era in gratia al Tiranno maggiore, che chiamavano Governatore. Et così havendogli compartiti gli davano à ciascun Christiano sotto questo pretesto, che dovesse ammaestrargli nella fede cattolica: & essendo essi tutti comunemente idioti, & huomini crudeli, avarissimi, e vitiosi gli facevano parrochiani d'anime.


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Istoria o Brevissima relatione della distruttione dell'Indie Occidentali
di Bartolome de las Casas
1643 pagine 124

   





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