Quivi occorsero cose molto segnalate.
2 Un Prencipe, e Signore molto principale, ch'aveva nome Hatuey, il quale era passato dall'Isola Spagnuola à quella di Cuba con molta della sua gente, per fuggire dalle calamità, e dall'inhumane operationi delli Christiani; havendo havuto nuova da alcuni Indiani, che li Christiani passavano ad essa, raccolse molta, ò tutta la sua gente, e le disse.
3 Già sapete, come si ragiona, che li Christiani se ne vengono quà; & havete esperienza come hanno trattato li Signori tale, e tale, e tale, & quelle genti di Hayti, ch'è la Spagnuola; l'istesso vengono à far qui. Sapete forse perche lo fanno? Risposero di nò; se non perché sono per natura crudeli, e cattivi. Non lo fanno, dice egli, solo per questo; ma perche hanno un Dio, il quale adorano, & l'amano molto; & per haverlo da noi, & adorarlo, studiano di soggiocarci, & ci levano di vita. Egli haveva appresso di se una cestella piena d'oro con gioie: e disse; Vedete quì il Dio delli Christiani: faciamogli, se vi piace, Areytos; che sono balli, e danze, e forse gli aggradaremo: & egli commanderà, che non ci facciano male.
4 Dissero tutti ad alta voce; è bene, è bene. Gli ballarono avanti, finche si stancarono tutti. E dopo dice il Sig. Hatuey; Vedete, sia come si voglia, se noi lo conserviamo, finalmente ci hanno da ammazzare, per togliercelo: gettiamolo in questo fiume. Tutti diedero il voto, che cosi si facesse: & cosi lo gittarono in un fiume grande, ch'ivi era.
5 Quello Prencipe, e Signore, se n'andò sempre fuggendo dalli Christiani da che arrivarono all'Isola di Cuba, come quegli, che gli conosceva; e quando gli incontrava si difendeva; e finalmente il presero.
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