25 Il detto Signore, sforzato dalla paura, distribuì gli idoli per tutta la sua Terra, e commandò à tutti i suoi vassalli, che gli pigliassero per adorarli, e gli dessero Indiani, & Indiane da dare a gli Spagnuoli per ischiavi. Gli Indiani per timore, chi havea due figliuoli ne dava uno, e chi tre ne dava due; & à questo modo adempivano quel sacrilego commercio; & il Signore, ò Prencipe rendeva sodisfatti gli Spagnuoli, se fossero stati Christiani.
26 Uno di questi ladroni empij, & infernali, chiamato Giovanni Garzia, essendo infermo, e vicino alla morte, havea sotto il suo letto due some d'Idoli, e commandava ad una Indiana, che lo serviva, che guardasse bene à non dar quegli Idoli, che ivi erano, in cambio di galline, perche erano molto buoni; mà ciascuno per uno schiavo. E finalmente con questo testamento, & occupato in questo pensiero l'infelice se ne morì. E chi dubita, ch'egli non sia sepolto nell'Inferno?
27 Hora si veda qui, e si consideri, quale sia il profitto, la religione, e gli essempij di Christianità de gli Spagnuoli, che vanno all'Indie; che honore procurano à Dio; come s'affaticano, perche sia conosciuto, & adorato da quelle genti, che cura hanno, che si semini, s'accresca, e si dilati frà quelle anime la sua santa fede. E si giudichi, se quello fù minore peccato, che quello di Ieroboam, "qui peccare fecit Israel", facendo i due vitelli d'oro, accioche il popolo gli adorasse. O se fù eguale a quel di Giuda, ò che causasse più scandalo.
28 Queste dunque sono l'opere de gli Spagnuoli, che vanno alle Indie: i quali veramente molte, anzi infinite volte, per desiderio dell'oro hanno venduto, e vendono fino al giorno di hoggi, e negano, e rinegano Giesù Christo.
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