E chiama di pace quelli, che da gli Spagnuoli, dopo haver uccise infinite genti, sono messi nella Tirannica, & horribile servitù detta di sopra, nella quale poi finiscono distruggerli, & ucciderli, come appare dalle dette parole del Vescovo; & in verità, ch'egli esprime assai poco quello, che coloro patiscono.
17 Sogliono dire gli Indiani in quel paese, quando gli fanno affaticare, conducendoli con some per le montagne, se cascano, e vengono meno per debolezza, e per fatica, perche danno loro de' calci, e delle bastonate, e rompono loro li denti con i pomi delle spade, accioche si levino, e caminino senza respirare; Andate, che siete tristi; non posso più; ammazzami quì, che quì voglio restar morto, e dicono ciò con molti sospiri, & affanno, mostrando grand'angustia, e dolore.
18 Oh chi potesse esprimere di cento parti la una dell'afflittioni, e calamità, che quelle genti innocenti patiscono da gli infelici Spagnuoli, Iddio sia quello, che lo faccia conoscere à quelli, che possono, e devono rimediarlo.
Della Provincia di Cartagena.
Questa Provincia di Cartagena è cinquanta leghe più à basso di quella di Santa Marta, verso il Ponente, e confina con quella del Cenù, fino al Golfo di Uraba, che saranno circa cento leghe di costa di mare, e molta terra dentro verso il mezo giorno.
2 Queste Provincie sono state mal trattate, angustiate, uccise, dispopolate, & esterminate dall'anno 1498, ò 99, fino al giorno d'hoggi, come quelle di Santa Marta; e sono state fatte in esse molte segnalate crudeltà, & uccisioni, e rubarie da gli Spagnuoli, le quali, per finir presto questo breve compendio, e per riferir le malvagità, che in altre hora si fanno, non voglio raccontar in particolare.
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