21 Un'altra volta in queste Provincie, dove dicono il Capo della Codera, vi era una Terra, il Signor de la quale si chiamava Higoroto; nome proprio della persona, ò pur commune delli Signori di quel paese.
22 Questi era cosi buono, e la sua gente cosi virtuosa, che quanti Spagnuoli passavano per di là con li vascelli, trovavano ristoro, vittovaglie, riposo, & ogni consolatione, e refrigerio, e molti ne liberò dalla morte, che distrutti dalla fame se ne venivano fuggendo d'altre Provincie, dove haveano assassinato, e fatto molti mali, e tirannie; i quali egli ristorava, e gli inviava salvi all'Isola delle perle, dove vi era habitazione di Christiani, che gli haverebbe potuti ammazzare, senza che alcuno lo sapesse, e non lo fece; e finalmente tutti li Christiani chiamavano quella Terra di Higoroto la magione, e la casa di tutti.
23 Un disgratiato Tiranno deliberò d'assassinar quel luoco, poiche le genti stavano con tanta sicurezza: e se n'andò ivi con un vascello, & invitò molta gente ad entrar in esso, come soleva entrare, e fidarsi ne gli altri. Sendo entrati molti huomini, e donne, e fanciulli, fece vela, e se ne venne all'Isola di San Giovanni, dove gli vendette tutti per schiavi. Et io arrivai all'hora alla detta Isola, e vidi quel Tiranno, & seppi ciò, c'havea fatto.
24 Egli lasciò tutto quel paese distrutto; e tutti quegli Spagnuoli tiranni, che rubbavano, & assassinavano per quelle riviere, hebbero à male, & detestarono un fatto cosi spaventoso, perche perdettero il ricovero, e la stanza, che quivi havevano, come se fossero nelle loro case.
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