13 Et dicono anco li testimonij, che l'istesso Prencipe Daitama, avanti, che la gente l'uccidesse, era andato à trovare quell'huomo crudele, e gli haveva portato quattro, ò cinque mila scudi, & ciò non ostante fece la detta strage.
14 Un'altra volta venendo molta quantità di gente à servir a li Spagnuoli, e standosene sicuri servendo con la humiltà, e simplicità, che sogliono, venne una notte il Capitano alla Città, dove gl'Indiani servivano, & comandò, che mettessero à fil di spada tutti quegli Indiani, mentre parte di loro se ne stava dormendo, & parte cenando, e riposando dalle fatiche del giorno
15 Questo fece egli, perche gli parve bene far quella strage, per farsi temere da tutte le genti di quel paese.
16 Un'altra volta il Capitano fece pigliar giuramento da tutti gli Spagnuoli quanti Signori, e principali, e gente ordinaria ciascuno haveva nel servitio della sua casa, & che subito gli conducessero alla piazza, & ivi fece tagliar à tutti la testa, onde ammazzarono quattro, ò cinquecento persone. E dicono i testimonij, ch'à questo modo egli pensava di pacificar il paese.
17 Dicono li testimonij, che un certo Tiranno particolare fece gran crudeltadi, ammazzando, e tagliando le mani, & i nasi à molti huomini, e donne, e distruggendo molta gente.
18 Un'altra volta il Capitano mandò il sopradetto huomo crudele con certi Spagnuoli alla Provincia di Bogotta, à far inquisitione chi fosse il Signore, ch'era successo in quel Dominio, da poiche uccise con li tormenti il Signor universale; & egli se n'andò per molte leghe di paese, prendendo quanti Indiani poteva havere.
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