47 Egli è bene aggiungere un'altra cosa che dal principio fino al presente gli Spagnuoli non hanno havuto più pensiero di procurar, che la fede di Giesù Christo fusse predicata à quelle genti, che se fossero cani, ò altre bestie; anzi hanno impedito con principal proposito li religiosi, causando loro molte afflittioni, & persecutioni, che non la predicassero, perche pareva loro, che era d'impedimento all'acquisto dell'oro, e delle ricchezze, che le loro ingorde voglie si promettevano.
48 Et hoggidì in tutte l'Indie non vi è più notitia di Dio, se sia di legno ò di Cielo, ò di Terra, di quello, che era già cent'anni frà quelle genti; eccetto nella nuova Spagna, dove sono andati religiosi, ch'è un cantoncino molto piccolo dell'Indie. E cosi tutti sono periti, & periscono senza fede, & senza sacramenti.
Fui indotto à scriver quest'opera io frà Bartolomeo delle Case, ò Casaus frate di S. Domenico, che per la misericordia di Dio vado per questa Corte di Spagna, procurando di cacciar l'inferno fuori dell'Indie, e che quelle infinite moltitudini d'anime, redente co'l sangue di Giesù Christo, non periscano sempre senza rimedio; & per compassione, ch'io hò della mia patria, ch'è Castiglia, che Iddio non la distruga per cosi gravi peccati, commessi contra la fede, e l'honor suo, e contra i prossimi; da alcune persone di qualità, gelose dell'honor di Dio, e compassionevoli dell'afflittioni, e delle calamità altrui che risiedono in questa Corte, se ben io mi havea proposto di farlo, e per le mie continue occupationi non l'havea messo in effetto.
| |
Spagnuoli Giesù Christo Indie Dio Cielo Terra Spagna Indie Bartolomeo Case Casaus S. Domenico Dio Corte Spagna Indie Giesù Christo Castiglia Iddio Dio Corte
|