30 Dopò di questo egli entrò nella Provincia di Birù, ò di Anzerma, facendo crudel guerra à foco, e sangue, da questa Provincia fino alli pozzi del sale. E di là mandò avanti Francesco Garzia Tonar, facendo crudel guerra alli paesani come di sopra; & se n'andavano à lui gli Indiani à due à due, facendogli segni, che ricercavano pace per nome di tutto il paese: e dimandando, che cosa volevano; che se volevano oro, ò donne, o vittovaglia, glie ne darebbero, mà, che non gli ammazzassero à quel modo; & cosi essi medesimi hanno confessato esser vero.
31 Et il detto Francesco Garzia disse loro, che se n'andassero via, che erano imbriachi, & che non gli intendeva: & cosi egli se ne ritornò dove era il detto Capitano, & si partirono per uscir di tutta la Provincia, facendo crudelissima guerra alli paesi, saccheggiandoli, & ammazzandoli tutti, e condusse via di là più di due mila anime frà lui, & li soldati, che conduceva seco, e tutti questi morirono in catene.
32 Prima, che uscissero del paese habitato, ammazzarono più di cinquecento persone. Et cosi egli ritornò alla Provincia di Calili; & se nel camino qualche Indiano, ò Indiana si stancava, si che non poteva caminare, subito gli davano delle stoccate, e gli tagliavano la testa, stando nella catena, per non aprirla, & perche gli altri, che ciò vedevano, non fingessero di star male.
33 A questo modo morirono tutti, & in questi viaggi si perdette tutta la gente, ch'egli cavò di Quito, e di Pasto, e di Chiglia, Cangua, e Paria, e Popayan, e Lili, e di Cali, e di Anzerma, & morì grandissima quantità di gente.
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