E perche alcuni di quei Signori non avevano mai osservata questa cosa, vollero vedere in fatti tutto quello, che aveva narrato in voce, come seguì con maraviglia loro, e con gusto straordinario. Di più applicando noi al foro diversi vetri più, e meno colmi, ritrovammo, che le immagini si facevano sopra la carta in varie distanze dal vetro, e dal cristallo, si che quando i cristalli erano assai convessi le immagini si stampavano assai distinte sopra la carta collocata un poco lontana dal cristallo, e quando i cristalli erano meno convessi, allora le immagini si facevano distinte in maggior lontananza, in modo tale, che se v. g. le immagini fussero apparite nella carta distinte in una lontananza dal cristallo di due palmi, in tal caso, se la carta fusse stata avvicinata, ò vero allontanata dal cristallo, subito quelle immagini apparivano offuscate, confuse,
ed annebbiate. In oltre trovammo coll'esperienza, che se quel foro fosse stato notabilmente allargato, pure ne seguiva la confusione, & annebbiamento delle immagini, e se fosse stato molto ristretto, que' simulacri apparivano assai oscurati: Fù ancora osservato, che quando gli oggetti erano poco lontani dalla finestra, come sarebbe dentro lo spazio di sei, ò sette canne, allora era necessario dentro la stanza allontanare alquanto la carta dal cristallo, acciò le immagini comparissero ben distinte, e terminate; ma quando gli oggetti di fuori fussero notabilmente lontani dal foro, allora si doveva approssimare la carta per vedere le immagini loro distinte; e con più esatta osservazione si vedde, che quell'immagini apparenti sopra la carta, non apparivano nella carta tutte egualmente pulite, e nette; ma quelle, che apparivano intorno al punto, che terminava l'arco della lente erano terminatissime, e distintissime, e dell'altre quelle, che di mano in mano si ritrovavano più lontane dal medesimo punto, venivano a perdere di quella chiarezza.
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