Avvertimento secondo.
Similmente notisi che la distanza tra il corpo calamitico e la calamita non sia molto grande, ma proporzionata, e, come dicono, entro la sfera di attività della calamita.
Proposizione sesta.
Se due corpi o più, calamitici in primo significato, saranno calamitati col toccamento della medesima parte di un pezzo di calamita, non si potranno unire insieme con quelle due parti che hanno toccata la calamita, nè tampoco con le altre due, ma una di esse si unirà con la contrapposta dell'altro corpo calamitico.
[fig. III.]
Siano due corpi calamitici in primo significato, quali per maggior dichiarazione siano in forma di saette, e siano calamitati col contatto delle loro cuspidi [car. 196 verso.] dalla parte settentrionale della calamita E. Dico che di tali saette non si può unire la cuspide con la cuspide, nè il calcio con il calcio, ma sibbene la cuspide di una con il calcio dell'altra. Imperocchè, per le cose dimostrate, toccando le due cuspidi il settentrionale verbi grazia della calamita, vengono ad acquistare la virtù meridionale, rimanendo il loro calcio settentrionale; ma di sopra si è dimostrato, che è impossibile farsi l'unione di meridionale con meridionale, nè di settentrionale con settentrionale, adunque è impossibile che due corpi calamitici in primo significato si uniscano insieme con quelle parti che si sono calamitate col toccamento della stessa parte della calamita, la qual cosa si doveva dimostrare.
Proposizione settima.
Se un corpo calamitico in primo significato, dopo essere stato calamitato col toccamento di una parte della calamita, sarà di nuovo rivoltato con l'altra sua parte opposta verso la stessa parte della calamita, può essere che perda la virtù calamitica in modo che nè si congiungerà più con altri corpi calamitici, nè si adatterà per se stesso alla retta costruzione della Gran Calamita.
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Dico Gran Calamita
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