AVVISO AL LETTORE.
La lutta fra il popolo cisalpino e l'esercito austriaco, nel marzo del 1848, venne descritta da molti in Italia, in Germania e altrove; ma ogni scrittore o si assunse di parlar solamente d'una o d'altra delle provincie: o abbracciandole tutte, pose in luce solo quei particolari che, secondo l'animo suo, gli tornavano a proposito. Pago taluno di valersi delle fonti per sé medesimo, non trascrisse i documenti; i quali pure, in altra mano, avrebbero potuto essere strumento a nuove induzioni ed emende. Le date vennero neglette e trasposte; onde molti fatti parvero cause d'altri fatti, i quali si erano compiuti prima. Perlochè il concetto generale di quegli avvenimenti riesci, anche nei più sinceri scrittori, declinante in molte parti dal vero. Epperò ne corrono false opinioni, fomentate inoltre da coloro non pochi che scrissero con manifesto disegno di rimescolare e ottenebrare le cose. - L'istoria, non essendo così testimone dei tempi, non può essere maestra della vita.
Noi pertanto abbiamo preso a raccogliere e ordinare per tempo e per luogo tutti i documenti dei municipi e dei comitati in tutte le provincie, tutti gli scritti che incitarono il popolo alle armi, e quelli assai più numerosi che lo esortarono alla pace, e quanti potemmo rinvenire degli ordini e avvisi che si spargevano in mezzo al combattimento. Abbiamo adunato dispacci di generali, lettere di principi, capitolazioni di truppe, carteggi di consoli, testimonianze d'officiali, di soldati, d'operai, di prigionieri, di stranieri, di donne: nomi di morti e di feriti: nomi di edifici arsi od espugnati: nomi di battaglioni, onde chiarire di quali nazioni e di quali forze il popolo ebbe vittoria.
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