, Modène, Reggio et Guastalla... Aussi à l'annonce de la contre-révolution de Parme, Plaisance s'est déclarée indépendante". Ma sulle spoglie dei vicini e parenti di Parma e Modena aveva già posto gli occhi un terzo conquistatore, il granduca di Toscana. Partito il governatore di Carrara nella notte del 22, "Carrara subito si sollevò, e mostrò l'espresso desiderio di darsi alla Toscana. In Massa gli animi furono meno risoluti... Ma non mancarono i buoni... Le cose si mettevano bene; e già i soldati, affratellati col popolo, correvano per le strade di Massa, gridando: Viva Leopoldo II... Ma il famoso Guerra... fece affiggere in Carrara un proclama stampato e firmato Francesco V, che più non ha regno. I Carraresi si credono traditi, prendono le armi, e in numero di circa 500 vengono a Massa, disposti a combattere per determinare la riunione alla Toscana... E già la moltitudine consentiva con loro, quando il professor Montanelli, che, in luogo di fermarsi co' suoi militi del battaglione universitario a Pietrasanta... venne diritto a Massa, arringò il popolo; e dissuadendolo dal congiungersi alla famiglia toscana, lo consigliò a mantenersi libero e indipendente, finchè in un congresso europeo, presieduto da Pio IX, non si decidesse delle sorti delle provincie italiane. Alcune voci lo interruppero dicendo: - Noi vogliamo esser toscani. - E perchè? egli dimanda. Rispondono: - Per avere un appoggio - Replica il professore: - Se volete un appoggio, dovevate darvi a Carlo Alberto - Quindi entra nella sala ove era raccolto il municipio, già disposto a stender l'atto d'unione colla Toscana, e lo esorta a costituirsi governo provisorio ed aspettare gli eventi.
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