Pagina (5/63)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma nelle Indie il suo dominio si stese largamente; e i suoi pontefici armati, da Spartemba in poi, regnarono per molte generazioni (3); anzi i riti di Bacco si vogliono superstiti anche oggidì nell'India sotto il nome del Dio Siva.
      Circa sei secoli prima dell'era nostra si compié col braccio di Ciro una rivoluzione religiosa simile a quella che Maometto sollevò mille anni più tardi. Il regno sacerdotale dei Medi fu abbattuto dai loro sudditi Persi, che vollero, contro quella idolatria ristaurare il culto d'un solo Dio. Essi non lo rappresentavano sotto forma materiale, ma lo adoravano a cielo aperto su le vette [787] dei monti, invocando nel suo nome i puri spiriti da lui preposti al governo della visibile natura. Ciro, nemico d'ogni maniera d'idoli, ebbe naturalmente ad amare e proteggere li Israeliti, condutti in esilio da popoli idolatri; epperò ritornolli alla patria, e li rianimò alla riedificazione del tempio. Cambise, suo figlio, continuò a perseguitare ogni maniera d'imagini fino in Egitto (4); ma infine rimase vittima delli irritati magi della Media. Riarsero allora con più furore i puritani della Persia, e fecero esterminio dei magi; e ai tempi d'Erodoto celebravano solennemente quella memoria di sangue, che rimane segnata ancora oggidì nel calendario dei Parsi. E per avventura fu questo zelo di religione che trasse poi Dario e Serse a provocare le fatali armi della Grecia idolatra.
      Codesti bellicosi sacerdozii, che si contesero in tutti i tempi il dominio dell'Asia, rigurgitarono o nei giorni della vittoria, o in quelli della sconfitta, entro il seno ospitale dell'India.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dell'India antica e moderna
di Carlo Cattaneo
pagine 63

   





Indie Spartemba Bacco India Dio Siva Ciro Maometto Medi Persi Dio Israeliti Egitto Media Persia Erodoto Parsi Dario Serse Grecia Asia India Ciro