Ma il sudra venuto dai piedi di Brama, non può disciogliere tutta la catena del creato per uscir dal suo capo; né il più nobile bramino può trasformarsi in un legitimo sudra; il loro destino è irrevocabilmente fisso dal principio dei secoli nel seno onniparo dell'ente; e la prole promiscua non sarà tollerata mai né fra i bramini, né fra i sudri; ma nuda d'ogni bene e d'ogni onore crescerà confusa colle impure genie da cui si traggono i sepoltori e i carnefici, raccogliendo il lurido suo pasto nel fango delle vie.
Il corso del tempo rese sempre più saldo l'edificio delle caste, sempre più fra loro allontanandole ad ogni nuova generazione, e dileguando ogni memoria di primitiva convivenza. E quando si furono intimamente imbevute del principio della separazione, inclinarono per natura a suddividersi in sottocaste, assegnando loro diseguali gradi di dignità e d'orgoglio. Anche le famiglie miste, che rimanendo fuori dell'ordine consacrato avrebbero potuto riempire alquanto li intervalli e scemare le distanze, rientrarono a poco a poco nel generale ordinamento, appropriandosi come nuove caste le novelle funzioni che lo sviluppo dell'industria suggeriva. Allora il mondo braminico fu assicurato sovra perpetue fondamenta. Si vuole che le odierne caste non sieno meno di quaranta; ma quanto più l'osservatore s'interna nelle famiglie, tanto più ne discopre; e tutte hanno un circolo fatale di officii, entro cui si rinchiudono inesorabilmente. Il facchino "cooli", che porta il carico sul capo, non potrebbe indursi mai a porselo su le spalle; il colono non falcia una messe che di sua mano non abbia seminata; il cavalliere non falcia l'erba da pascere il suo cavallo; il soldato di alta casta non porrà mano a fortificare il campo; e quindi ogni combattente a piedi ha un servo, ogni combattente a cavallo ne ha due; e un campo indiano si trae dietro nelle tarde sue mosse una vasta e confusa città di servi e trafficanti.
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Brama
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