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      La superficie dell'India oltrepassa un millione di miglia inglesi (2,814,000 chil. q.); sarebbe più di cinque volte la Francia, più di dieci volte l'Italia, centotrenta volte la Lombardia (23). Amministrata come la Francia e come la Lombardia, le sue finanze dovrebbero pertanto versare cinque mila millioni di franchi. Ora, l'amministrazione britannica colle più faticose esazioni appena ne ritrae la decima parte. Nel triennio 1840-42 n'ebbe 531 millioni di franchi, compresi i tributi dei principi vassalli. È vero bensì che questi ne ricavano altre imposte per sé medesimi; ma posseggono solo un terzo della popolazione, e le terre più montuose e meno feconde.
      Eppure non solo in India le famiglie opulente sono assai rare, ma non ostante il cielo mite e i minori bisogni e la sobrietà naturale dei popoli e le religiose astinenze, il povero in India è poverissimo. Egli vive seminudo in un tugurio, e ogni estate rapisce al suo campo il riso immaturo per cavarsi la fame, appunto come l'Irlandese, che vive parimenti in un tugurio, e rapisce allo squallido suo campo le immature patate. Essendo i due paesi alli opposti estremi d'oriente e occidente, di mezzodì e settentrione, con [820] nessuna particolare communanza di stirpe o di religione, e solamente amministrati dalla stessa mano, bisogna pure inferirne che la nazione britannica, la prima di tutte in molte cose, non sia per certo la prima nell'arte della pubblica amministrazione.
      È questo un effetto naturale al principio del governo britannico, il quale si risolve in una continua transazione d'interessi.


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Dell'India antica e moderna
di Carlo Cattaneo
pagine 63

   





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