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      - A quella vista, le guardie austriache restavano immote e stupefatte! - Se un uomo metteva capo a una finestra, il popolo gridava che il posto degli uomini era nella strada; i giovani uscivano d'ogni parte con pistole, sciabole, e bastoni. Ma dei quarantamila fucili da truppa, di cui ci era fatta bugiarda promessa, io per quanto avidamente cercassi, non ne vedeva un solo. Non mi riescì di penetrare al governo; erano già barricate le vie, disarmate le guardie, e alcune uccise. Esce dalla turba un giovine d'animo deliberato, Enrico Cernuschi, e detta al conte O' Donnel tre decreti : licenza d'armarsi alla guardia civica : abolita la polizia : consegnate le armi della sua guardia, e ogni suo potere, al municipio. Poi condusse seco il conte prigioniero; e s'avvia, col podestà e col regio delegato della provincia, in mezzo alla folla armata, verso il palazzo municipale. Giunta la comitiva nella via del Monte, è accolta dal fuoco d'un centinaio di soldati. Il podestà col prigioniero si rifugia nella casa Vidiserti. Ed è per questo fortuito incontro, che l'autorità municipale, ricapito dei cittadini e quartier generale dei combattenti, si trovò in luogo sì remoto dalla sua sede. Il che Radetzki ignorando, circondò alla sera da due parti il palazzo municipale; fece sfondare le porte a cannonate, sperando di trovarvi a concilio tutto quel comitato-direttore, intorno a cui volgeva con pari illusione il cieco odio del nemico e l'incauta fiducia dei cittadini; e trascinò prigionieri in castello quanti vi si trovavano a cercare ordini o novelle.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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