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      Solo poche ore di dubbiezza; e le strade gli erano rotte intorno; e Verona e Mantova, ribelli come Milano e Venezia, li serravano le porte sul viso. La vasta Mantova era presidiata di tre battaglioni, in gran parte italiani.
     
      Scampato da Milano sul far del giorno, e voltosi a Lodi, poichè la via più alta e asciutta per le terre di Bergamo e Brescia era già preclusa, l'esercito vinto si trovò nel mezzo del paese irriguo, lungo strade in ogni senso incrocicchiate e orlate di fossi. Non era arduo per noi rompere tutti i ponti, rovesciare nei rivi le strade, arrestare le aque e farle rigurgitare sui prati, atterrare le continue piantagioni che li orlano e li attraversano, avviluppare il nemico in una palude artificiale, ove il passo dei cannoni e dei carri fosse impossibile. Fra noi si suol dare a quella moltitudine di fossati il nome appunto di rete : e tale precisamente appare a chi la vede disegnata nelle carte. Ma l'esperienza non aveva rivelato ancora al popolo quanta efficace difesa egli vi avesse.
      Inoltre era mestieri a ciò ch'egli fosse venuto in governo d'altri uomini che non erano quei ciambellani malcontenti. Ed era mestieri che costoro avessero almeno un disegno meditato, e tempo, e uomini, e forze, e denari, e cose molte che non escono da terra all'improviso, e che forse, per ciò che si è detto, coloro non amavano avere. Infine da cinque giorni non avevamo riposo; molti, dal primo momento in poi non avevano riveduto le loro case; appena si potevano reggere in piedi. Per fermo ci eravamo ben messi all'opera con tutto l'animo.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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