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      - I corpi essendo privi d'artiglieria e cavalleria, marceranno accompagnati da certo numero di carri, destinati parimenti a formare improvisi ripari in qualunque situazione. Non bisogna dimenticare, che nello spazio tra Cremona e Brescia si trova la gran massa delle forze nemiche; in mezzo alle quali non bisogna avvilupparsi con masse irregolari, e senza ordinamento fra loro. Bisogna sopratutto approfittare delle molteplici linee d'acqua che interrompono il paese, difendendo e fortificando e punti di communicazione.
      Bisogna premunire Cremona, spiegando qual sia il modo tenuto dai Milanesi nel barricare le loro cittą; la cui efficacia fu provata dall'esito felice, e dalla continua impotenza del nemico. Bisogna eccitare i Cremonesi a costituire immediatamente un Comitato di Guerra, formato dai giovani pił arditi e influenti, con qualche uomo d'antica esperienza; ed esortarli a nutrire con assidui proclami l'entusiasmo popolare. Il Comitato di Cremona dovrebbe inviare immediatamente un rappresentante pressi questo Comitato centrale. Deve provedersi di denaro, per mantenere le communicazioni, e mettere in attivitą gli uomini del popolo. Deve instituire tanto la guardia civica per la custodia della cittą, quanto le colonne mobili per le operazioni sopradescritte di campagna. Il comandante d'ogni colonna mobile si metterą in relazione col capo dello stato maggiore generale delle colonne mobili il sig. Giorgio Clerici.
      La grandezza delle gloriose nostre circostanze deve suggerire mille altri ovvii consigli e partiti.


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Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra
di Carlo Cattaneo
1849 pagine 315

   





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