Dalla quale dovevano poi uscire altre diramazioni in ogni provincia e distretto e commune, giusta il decreto del 13 aprile, che proponeva circa tremila nuovi funzionarii per quella sterile e malvagia istituzione. Dapertutto ella doveva innestarsi sul fusto della polizia vecchia, potendo i suoi comitati "utilizzare il personale delli officii soppressi; il quale perciò sarebbe stipendiato". Ora come annunciare abolito e soppresso un personale che si stipendiava e si adoperava?
Verso la fine di giugno, si aggiunse una terza polizia di stato, una specie di consiglio di dieci; e vi furono chiamati il conte Francesco Arese e Alfonso Litta Modigliani. E doveva "scoprire le corrispondenze che potessero avere nell'interno li esterni nemici". Non scoperse mai nulla; o in verità era intesa unicamente a vessare li uomini liberi, che non si potevano comprare nè infamare. Le corrispondenze secrete colli esterni nemici non erano se non tra i guerrieri gesuiti del quartier generale del re, come la prova delli effetti dimostra.
Al 5 aprile, quand'era più che mai necessario di profittare della vittoria, e spingere a Verona e Mantova, in Tirolo, in Friuli, tutti li uomini atti alle armi, e confidare per l'ordine interno nelle guardie nazionali, e in quella nobile esaltazione del popolo che aveva quasi fatto sparire i delitti : il ministerio della guerra, non solo non si valeva del reggimento dei gendarmi per la difesa del paese; ma per rinforzarlo agli usi della polizia, vi chiamava "ottocento volontarii di nuova leva".
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