Ogni brigata aveva due reggimenti.
Nel secondo corpo, comandato da Sonnaz, le divisioni Broglia e Federici erano composte dalle brigate Savoia e Savona, Piemonte e Pinarolo; sotto il generale Usillon la prima, sotto Bès la terza, sotto Manno la quarta. Ma della brigata Savona vi era un sol reggimento.
La divisione di riserva era composta dalle brigate Guardie e Cuneo, sotto i generali Biscaretti e Avernioz.
Erano 19 reggimenti di fanteria. Una seconda divisione di riserva venne poi formata da quattro reggimenti provisorii, sotto il barone Visconti.
Ognuna delle quattro divisioni attive aveva un battaglione di bersaglieri. Inoltre colla prima divisione v'era il battaglione Real Navi.
I reggimenti di cavalleria erano sei: Genova nella prima divisione; Nizza nella seconda; Novara nella terza; Piemonte nella quarta; Aosta e Savoia nella riserva.
Ogni divisione aveva due batterie; dieci in tutto; tre delle quali a cavallo.
Vogliono che non fossero oltre ai 50 mila combattenti.
L'arrivo di Radetzki a Lodi represse il moto di quella città e di Crema, tanto più che a Brescia e a Bergamo, certi capi, essendosi impacciati a capitolare coi generali austriaci, non avevano ingiunto loro la condizione almeno di ritirarsi incontanente in Austria per la diretta via dei monti; il perchè poterono rivolgersi per l'opposta strada e ricongiungersi con Radetzki, che veniva a incontrarli in Crema. Questa città, già tumultuante, si trovò improvisamente presa tra due fochi; la spinta che avevamo data d'ogni parte ai popoli, d'interrompere in quella parte, inanzi alla colonna nemica i ponti e le strade, rimase sventata.
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