Poteva difendersi come Vicenza e meglio.
Non si può facilmente credere che, se il re si fosse trincerato risolutamente sul basso Ollio, e non avesse lasciato partire, o fatto partire, le brigate fresche di De Ferrère e Sommariva, e avesse chiamato a Gavardo e a Brescia quanti armati avevano i Bresciani, e a Sàrnico e Bergamo i Bergamaschi, e i Comaschi a Pontida, il nemico avrebbe avuto animo di passar così fidamente l'alto Ollio e l'Adda. Perocchè in quei luoghi è agevole far contrasto, per l'altezza generalmente superiore della riva destra, attesochè da fiume a fiume il piano del Po discende sempre d'uno scaglione verso l'Adriatico. Un piccolo corpo regolare con forte proporzione di cavalli e d'artiglieria leggere, qua e là compeggiando, avrebbe dato grande animo ai popoli di difendere tenacemente le città, i ponti, i boschi.
Accampato il re sul ponte del basso Ollio col suo gran parco d'artiglieria, non aveva solamente l'appoggio d'un fiume navigabile, ma parallelamente a quello e al Po aveva la Delmona e li altri profondi canali di scolo del Cremonese. Poteva valersi delle alte e continue linee delli argini per le communicazioni e le stazioni dei popoli armati; e con poche opere poteva spargersi intorno vaste inondazioni; fra le quali il nemico non poteva più aprirsi il passo con l'equipaggio di ponte, nè dirigersi colle solite carte. E infine Cremona medesima, divenuta testa di ponte, si poteva anche senz'esercito difendere assai più che Vicenza e Treviso, perchè bastionata, e non dominata da poggi; perchè ricinta di fossi, di paludi, di rive selvose, e fiancheggiate da Pizzighettone e dalla foce dell'Adda; perchè infine popolata d'uomini risoluti, ai quali si sarebbero tosto aggiunte turbe d'amici da Parma, da Piacenza, da tutto l'Apennino.
| |
Vicenza Ollio De Ferrère Sommariva Gavardo Brescia Bresciani Sàrnico Bergamo Bergamaschi Comaschi Pontida Ollio Adda Adriatico Ollio Delmona Cremonese Cremona Vicenza Treviso Pizzighettone Adda Parma Piacenza Apennino
|